Nell’ambito della difesa personale, sviluppiamo un attento ed in continuo mutamento, programma di formazione. Gli ambiti di sviluppo sono:
Il sanda rappresenta l’espressione applicativa libera del wushu moderno o sportivo ed insieme ad altre specialità da gara (Changquan, Nanquan, Taijiquan, sciabola, spada, bastone, lancia, ecc.) esprime simbolicamente il patrimonio tecnico fondamentale della tradizione delle arti marziali Cinesi. Visto come pratica indipendente, è un’arte marziale derivante dal Kung Fu.
I combattimenti uno contro uno hanno una storia molto lunga in Cina, e sono stati chiamati con nomi diversi, come xiangbo, shoubo, chaishou, qiangshou, jiji e da leitai (打擂台,Combattere sul Ring). Come parte però dei moderni sport da competizione e da combattimento a contatto pieno, il sanda ha una storia relativamente breve. Tali concetti sono ben riassunti in questa definizione:
«Il Sanshou è una varietà del nuovo e moderno wushu che si basa sulla tradizione delle arti marziali». |
(Sanshou (free sparring)) |
Un altro parere è espresso da Carmona afferma che
«non è che tardivamente e sotto l’influenza dell’occidente che i pugili cinesi cominciarono a praticare regolarmente degli assalti liberi». |
(Sanshou (Sanda) Combattimento Libero) |
Entrambe le affermazioni contengono un fondo di verità: è indubbio infatti che vi sia nel Sanda un’influenza Occidentale, come per contro che i suoi fondatori siano stati attenti ad inserirvi elementi tecnici provenienti dalla tradizione Cinese. Infatti il Sanshou è il frutto di intense ricerche che lo hanno portato a diventare uno degli elementi ufficiali delle competizioni di Wushu.
Ci ispiriamo alla scuola di arti marziali del Maestro Danilo Capuzi
che è, come sempre il precursore ed ideatore, dello stile di vita:
“SONO QUI PER IMPARARE“.
DIFESA PERSONALE (SELF DEFENCE)
La difesa personale viene intesa come forma di protezione per l’incolumità dell’individuo. Spesso si fa riferimento a frasi del tipo:
“per difenderti, prima le devi prendere”
oppure
“per difenderti devi attaccare per primo”
entrambe le frasi, rispecchiano il modo di dire di quelle persone che non hanno mai avuto a che fare con situazioni critiche. La vita reale è molto più “cruda/istintiva/selvaggia” di quanto si possa pensare.
La difesa personale implica necessariamente la gestione di un eventuale scontro ravvicinato. Per questo motivo, ogni lezione, è strutturata in tre fasi:
– warm-up (riscaldamento funzionale total body);
– tecnica (postura finalizzata all’efficacia dell’azione);
– pratica (simulazione situazione reale).
Le lezioni, solitamente, hanno una durata di 90min.
Atteggiamento, razionalità (percezione di quel che sta accadendo) e tecnica, rappresentano quegli ambienti di studio delle arti marziali che hanno come focus: rendere il più possibile efficace il nostro approccio in uno scontro senza regole laddove la sopravvivenza ha la primaria importanza.
L’obiettivo è “tornare a casa” illeso.
Quest’ultimo concetto implica necessariamente aspetti giuridici non indifferenti. A tal proposito il corso, periodicamente, coinvolge uno studio legale che avrà il compito di portare esempi (case history) e di rispondere alle tante domande che solitamente emergono a valle dell’incontro (Question & Answer).
Il Kali è un’arte marziale che ha le sue origini nelle Filippine, mentre il Kalasag è uno stile ideato dal maestro Vito Lettieri che, dopo anni di studio degli stili differenti di arti marziali del sud-est asiatico, ha deciso di fondere tutto in un unico sistema.
Il Kali Kalasag comprende molti settori di combattimento, nel settore a mani nude possiamo identificare quattro aspetti essenziali: le tecniche con gli arti superiori; le tecniche con gli arti inferiori; le leve articolari; ed infine la lotta al suolo. Il Kali Kalasag si differenzia dalla maggior parte delle arti marziali per una fondamentale caratteristica, tutti i movimenti effettuati a mani nude sono esattamente gli stessi di un combattimento armato, sia con le armi contundenti che da taglio.
Siamo altresì “affiliati” con l’Associazione Sportiva Dilettantistica:
“KALI KALASAG E SPORT ESTREMI“.
“Imparare è come remare controcorrente: se smetti, torni indietro“.
(Proverbio cinese)